Baviera,castelli e qualche museo
Baviera
Giro in moto 2013,attraversando l'Austria fino ai castelli della Baviera.Visita dei musei Porsche e Mercedes a Stoccarda e ritorno passando dalla Svizzera e le cascate sul Reno.
DOMENICA
Partenza Domenica 30 Giugno alle ore 6:00.Il ritrovo è come sempre al distributore della Bacchettona con il Puccio e la sua Hornet.Il Buselli quest'anno ci ha dato buca e non avremo quindi nessuno da prendere per i fondelli.Finisco di preparare le ultime cose e carico le borse laterali.Questa volta è molto più difficile abbandonare la vita quotidiana e partitre in sella alla mia Breva;infatti un frugoletto di 5 mesi,mi saluta dalla sua culla con un piccolo lamento;col cuore in gola,esco e mi lascio avvolgere da quel borbottio bicilindrico,per distrarmi e pensare ad altro.Fa freschino,i gradi sono solo 12,ma almeno non piove.Il Puccio assonnato e infreddolito arriva in quel momento.Utilizziamo subito il nostro ultimo acquisto,un interfono F5 e passiamo i primi chilometri a capirne il funzionamento.Ci dirigiamo verso Pisa e da li saliamo sulla A12 fino a La Spezia.Il mio compagno di viaggio è già in crisi e si rende conto di aver portato un abbigliamento troppo leggero per la temperatura che è;passerà la prima parte di giornata a ricordarmi che forse non importa che ci sia il vecchio Buselli…qualcuno da prendere per il culo c'è eccome.Uscita di Pontremoli e via sulla Cisa;sono le sette e mezzo e lo smanettone che solca queste strade,è sempre a letto;quindi il passo è tutto per noi.Arrivati a Fornovo,un altro pezzo di autostrada ci permette di attraversare velocemente la zona di Parma.Uscita e poi lungo canali e casolari,raggiungiamo la città di Don Camillo e Peppone,Brescello.Sono le dieci ed un bel panino ce lo siamo proprio meritato,speck e brie al Cafè Don Camillo…una delizia.Il poro compagno infreddolito dà sfogo a tutti i motori di ricerca per trovare un negozio di abbigliamento tecnico aperto la domenica,ma nè internet,nè 89.24.24 danno risultati….comunque ora non ne avrà bisogno.Evitiamo l'autostrada e attraversiamo una noiosa pianura padana fino alla città di Brescia,proseguiamo ed arriviamo a Salò,sulle splendide sponde del Lago di Garda.La litoranea è stupenda ed i paesaggi mozzafiato.Ci concediamo una deviazione fuori programma salendo su verso Tremosine,passando per Via Benaco.Strada favolosa!!!piccola,stretta,a picco sul lago,ma con un fascino incredibile;qui non c'è da tirare le marce,basta la seconda.Ci si infila in una serie di gole e gallerie sù per una stretta strada dall'andamento incomprensibile.Poi in una gola,la "nostra" gola chiede soddisfazione e al primo ristorantino ci fermiamo per mangiare.Ristorante La Forra…chiuso da due pareti di roccia,con la strada che ci si attorciglia intorno e una brezza che ti permette di rifiatare dalla calura estiva.Tutto pesce e ripartiamo per quel toboga di strada.Arrivati in cima,la vista è esagerata e sembra di essere in un fiordo norvegese.Il nostro viaggio continua e scendiamo fino a Limone e poi Riva del Garda…qui il miracolo,un negozio di abbigliamento motociclistico aperto.Il Puccio da quanto era contento ha speso volentieri 90 euro per un sotto giubbino termico in gorotex…finalmente.L'itinerario ci porta fino a Rovereto e poi autostrada fino a Bolzano.In un'area di servizio,una pulmata di asiatici aspetta con ansia l'accensione della mia Guzzi dopo il rifornimento…per accontentarli ho sgassato un pò.Uscita Bozen,la meta finale è Vipiteno e decidiamo di arrivarci tramite il Passo Pennes.Strada classica alpina la definirei,che sale però solo negli ultimi chilometri,con un paio di pettate impressionanti.L'altitudine dice 2211 metri ed infatti c'è la neve.Dopo la discesa,diamo finalmente riposo ai due motori che hanno rugliato tutto il giorno,con l'arrivo al Cafè Steindl.Posticino accogliente e per 58 euro ci prendiamo una tripla con bagno e colazione.La sera cena nel corso di Vipiteno,ma intorno è un mortorio e le persone si contano sulle dita di una mano…c'è crisi.Speck,gulash e canederli ed a nanna con 620 km sul groppone.
LUNEDì
Sveglia alle 7:30 e colazione.Ci vogliono sostanze.Ci bardiamo bene bene,la temperatura segna 18°,ma tra poco scenderà.Guanti invernali,maglia termica e sottopantalone.Partiamo che sembriamo due eschimesi,direzione Passo del Giovo.Strada bella che sale ne mezzo al bosco per poi lasciare la vegetazione quando l'altitudine è tanta.In cima al passo(2094),foto di rito e scendiamo con tutta calma fino a San Leonardo in Passiria.Dà li parte la strada del Rombo che porta in Austria.In vetta la temperatura segna 9° ed insieme ad altri motociclisti,ci dilettiamo tra foto varie.Pagati 12 euro al casello Austriaco,scendiamo in terra straniera,evitando l'autostrada e la sua vignetta a pagamento.Comunque più per il costo irrisorio,l'abbiamo evitata per godersi la guida e strade mai fatte.Attraversiamo Oetz e una miriade di paesini….fa caldo è giunta l'ora di spogliarsi:via tutto il termico e i guanti tornano estivi.Entriamo in terra tedesca e la nostra meta è Hohenschwangau e i suoi castelli.Parcheggiata la moto ci troviamo in un posto fiabesco,con il castello di Hohenschwangau proprio sopra di noi e quello di Neuschwanstein che ci attende sulla montagna.Prima però si pranza.Consultiamo le varie guide e i vari opuscoli,decidiamo di raggiungere il castello di Neuschwanstein con il bus.Arrivati alla fermata deviamo verso una gola tra le rocce da dove,su di un ponte sospeso,si gode uno scorcio stupendo del castello.Sul ponte di legno ci saranno 100 persone e tutto quel dondolare delle assi di legno,non aiuta tanto e difatti il ponte è pieno nellà prima metà,da lì in poi ci sono molte meno persone.Facciamo le foto e poi ci dirigiamo al castello dove scopriamo che il biglietto di 16 euro serve solo per la visita guidata all'interno del castello,mentre si può entrare liberamente nel chiostro all'entrata.Vabbè gli interni devono essere una favola,peccato solo che il nostro tour inizi alle 17:25,cioè tra due ore…impossibile aspettare.Comunque contenti ci facciamo la lunga discesa fino al parcheggio a piedi.Al fresco degli alberi ci meritiamo una lenta digestione;l'importante è scansare tutti gli escrementi dei cavalli che tirano decine di turisti appollaiati su calessi.Saliti in moto salutiamo i due castelli della Baviera e con due ore di autostrada ci dirigiamo verso Stoccarda.L'Autobahn senza limiti devo dire che spiazza parecchio…ti trovi a 170kmh in sorpasso e ti vedi arrivare un missile alle spalle che chiede strada.I 220km che ci separano dalla città dei motori vengono macinati in un attimo e raggiungiamo così il nostro alloggio:Hotel Rossle nel sobborgo di Wangen a pochissimi km(5) da Stoccarda.Albergo minimal,con il bagno e due letti appiccicati al termosifone,durante la notte mi sono ritrovato più volte a picchiare la testa nel pomello.Cena nel ristorante dell'albergo e soliti due passi per digerire.La stanchezza è tanta e riusciamo a mala pena a resistere mezz'ora
MARTEDI
Solita sveglia alle 7:30,doccia e carichiamo i due muli.Prima tappa il museo Porsche,vicino alla fabbrica.Lo raggiungiamo destreggiandoci all'italiana nel traffico tedesco.Parcheggiata la moto entriamo in una delle più fatiscenti strutture che abbia mai visto.Otto euro di biglietto ed una scala mobile ci porta su di un piano immenso dove sono esposti 50anni di storia Porsche,dal primo modello in scala,al primo modello 911,passando dal reparto corse,fino all'ultimo modello 2013.Un'avventura a quattro ruote che ci ha fatto passare da un anno all'altro.Bellissima la Porsche che vinse la Parigi-Dakar nell'84…annusando il suo interno,si sente sempre l'odore di benzina.Finito il giro e scattato una marea di foto,riscendiamo al piano terra,per uno spuntino e un giro nello shop.tutto bello,ma quando vedo un modellino in scala ridotta,venduto a 69 euro,mi dico che non fa per me.Altro attraversamento di Stoccarda ed altro museo dell'automobile,questa volta Mercedes.L'estensione del museo,rispetto all'altro è tutta in verticale,ma è ugualmente uno spettacolo.Presi i biglietti entriamo nell'esposizione che stranamente parte con un ascensore che ti porta al 9° piano.Infatti si parte dai primi modelli Mercedes e si scende a spirale lungo il palazzo fino ai modelli odierni.Si parte con carrozze motorizzate,barche e vagoni,poi scendendo si arrivia alle prime auto,sempre più moderne e veloci.C'è il reparto bus,il reparto camion e il reparto macchine famose;scendendo in fondo si arriva al reparto corse,con le frecce d'argento,le macchine del tdm,i camion e la macchina di Lewis Hamilton vincitrice del mondiale.Pranziamo con altri due panini e velocemente risaliamo in sella alle nostre moto.Usciti da Stoccarda ci dirigiamo in Svizzera fino alla cascate sul Reno di Schaffausen.Una versione moooolto ridotta di quelle del Niagara,ma è comunque un modo piacevole per passare un paio di ore,specialmente facendo il giro con la barca fin sotto la massa d'acqua che scende da 23 metri sopra.Una rinfrescata in un bar con spuntino e dobbiamo ripartire,destinazione Zurigo.Evitando l'autostrada(30 euro sono per tutto l'anno,ma noi ci stiamo un giorno)ci dirigiamo verso un muro nero fatto di fulmini che sembra aspettare proprio noi.Fortunatamente il nubifragio scende qualche secondo dopo aver messo le moto nel parcheggio dell'hotel…fortuna bestia.La scelta dell'Hotel è ricaduta su di un Ibis,100 euro per una doppia molto piccola,con bagno in camera ed un attaccapanni con due pomelli disponibili….sembrava un outlet con tutta la roba sparsa per la camera.Comunque il prezzo era il più basso della città.Polpette col chili mangiate nel ristorante Acanto ed a letto.Il meteo non promette niente di buono…speriamo.
MERCOLEDI
Ultimo giorno,oggi si dovrebbe tornare a casa.Al suono della sveglia,si capisce subito che sarà una brutta giornata…fuori diluvia!!non ci perdiamo d'animo,siamo attrezzati,nel garage dell'Ibis ci vestiamo di tutto punto con le solite termiche e questa volta,con le tute antiacqua…sennò che si erano portate a fare.I primi km sono di apprendimento e i binari del tram nel centro di Zurigo,certo non aiutano a prender confidenza col bagnato.Usciamo da quell'ingorgo di auto,semafori e lavori in corso in una mezzoretta e tramite la Forchstrasse ci dirigiamo verso sud.La strada è ad una sola corsia con limite a 100kmh,ma tutti vanno a velocità giusta e non troviamo nessuno(come da noi)che viaggia a rilento creando interminabili file.Si scorre veloce,poi finalmente le prime curve a partire dalla città di Glarus.Qualche tornante e poi si continua viaggiando sulle rive del lago Walensee;bellissimo.Con l'autostrada a pochi metri,queste statali sono vuote e non dobbiamo perderci in sorpassi o salti della fila vari.La pioggia non ci dà tregua,sono già due ore che scende copiosa,ma gli asfalti svizzeri sono buoni e permettono una normale andatura.Un pò di caos nella città di Chur e poi via attraverso Bonadouz passando davanti all'Hotel che lo scorso anno ci costò 160 euro a testa..puàh ladri!!Continuiamo sempre seguendo l'autostrada alla nostra sinistra,poi nei pressi di Spleia ci avviciniamo al confine italiano e iniziamo a salire sul Passo della Spluga.Cantiere,semaforo…due Ferrari in attesa del verde.Ci infiliamo tra le due auto e partiamo senza nessuna voglia di correre al rombo del motore di Maranello.Il Passo della Spluga per una macchina del genere è molto impegnativo e quando inizia un "piccolo Stelvio" fatto di 10 tornanti in un km,il pilota è in grosse difficoltà e alla fine mette la freccia e decide di farci passare…scansate qualche mucca e i loro bisognini arriviamo finalmente in madre patria e ad attenderci,come se non bastasse la pioggia,una fitta nebbia.Condizioni limite direi;passiamo la frontiera e scendiamo fino a Montespluga ringraziando il TomTom che anticipa l'andamento della strada consentendoci di non arrivare all'improvviso in prossimità di una curva stretta.Incrociamo altri stoici centauri…il saluto che ci scambiamo ha ancora più valore…è di quelli "grande…non sono il solo con questo tempo di m…a!!".Continuiamo a scendere e con la visibilità a 5-6 metri,manca poco non ci accorgiamo nemmeno del lago e della sua diga;fa molto film horror,tipo "Fog",non sò se lo avete presente.Case disabitate o forse no si intravedono ai limiti della strada….riguardando tutto su google maps con il sole a fare da padrone,sembra tutto un altro posto.Scendiamo fino ad Isola e poi giù fino a Chiavenna costeggiando la gola sul lato sinistro(ci sono due strade).Questa strada è da pazzi,con tornati ultra stretti,alcuni dei quali scavati nella montagna…un asfalto pieno di solchi che ti indirizzano l'anteriore dove vogliono loro…e naturalmente sempre la nebbia.Finalmente un pò di luce ci permette di ammirare il panorama;la strada fino a Chiavenna è un susseguirsi di cantieri ed il ritmo,visto l'asfalto così così,è di quelli da vecchio col cappello.Si intravede il Lago di Como e finalmente dopo 240km e 4 ore di viaggio,smette di piovere.Dopo un piccolo inconveniente con un pazzo autotrasportatore ci fermiamo per il rifornimento e per la svestizione…adesso guidare è tutta un'altra cosa e i movimenti in sella non sono più impacciati e costretti.Ritroviamo le due Ferrari ad un incrocio…vai a sapere che strada hanno fatto,questa volta sono scortate da due auto della polizia che fermano il traffico per loro…pezzi grossi mi sà.Usciamo dalla variante SS36 presso il paesino di Bellano e ci concediamo,vista l'ora,una bella mangiata di pesce al ristorante"Lido di Bellano" con terrazza sul lago.Mangiata colossale e roba che in germania proprio non sanno nemmeno cosa sia….ristorante che consiglio a chiunque sia in zona,un pò per il panorama,un pò per la qualità,ma soprattutto per l'abbondanza dei piatti.Digestione lampo e bisogna ripartire…sono le 15:15 e mancano ancora 450km a casa.Siamo stanchi e decidiamo di fare tutta una tirata di autostrada,perlomeno per evitare la pianura padana fatta all'andata.Arriviamo comunque fino a Bergamo tramite strada normale e in prossimità di Stezzano saliamo sulla A4 passando davanti al Kilometro Rosso,la fabbrica Brembo(insieme a Mandello,la mia Breva si sentiva a casa).Brescia,Cremona,Parma….la pianura padana è passata,ma l'ora è tarda e si continua attraversando l'appennino sulla Cisa,che a rivederla per un motociclistica è bella farla anche in autostrada.Qualche tappa per sgranchire le gambe e siamo alle strade di casa,Pisa,Pontedera e si và verso Volterra.Sono passate da poco le 21,uno stanco saluto al mio compagno di viaggio(tanto ci rivediamo a lavoro il lunedi) e arrivo a casa con 710km sul groppone,ma soprattutto sul fondoschiena.La stanchezza passa subito,basta un sorriso di quel piccoletto che trovo a casa e risono a tutta.
Bellissimo viaggio,1990km in soli 4 giorni…evitando qualche tappa decisa in precedenza,ma le cose importanti sono state viste…e poi come si dice…."l'importante non è la meta,ma il viaggio"
Lolo